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Doping e Farmacia: prevenzione, controllo ed educazione

Notizia del 31-08-2011


Doping e Farmacia: prevenzione, controllo ed educazione

Dove ci eravamo lasciati? Lo sport deve rimanere prima di tutto un’ attività volta alla promozione della salute e del benessere fisico e mentale. La tentazione di far uso di farmaci va combattuta ovunque, sia nei settori professionistici sia, in modo particolare, in quelli amatoriali e dilettantistici dove impegno e competizione leale rappresentano un’ esperienza altamente formativa. Deve essere un concetto chiaro che i farmaci producono sia benefici che effetti indesiderati e solo il recupero della salute può giustificare i rischi legati al loro impiego. Assumere farmaci per ottenere vantaggi sportivi non sempre dimostrati significa, quindi, esporsi a dei rischi. Vediamo qualche esempio.
Tra le varie classi di sostanze dopanti vi sono gli anabolizzanti; a questa categoria appartengono gli steroidi anabolizzanti e i beta 2 agonisti. Le sostanze anabolizzanti un tempo somministrati per favorire la sintesi di proteine nei pazienti debilitati hanno poi visto crescere nel tempo la loro popolarità in ambito sportivo sino a diventare un “fenomeno di massa”. Gli anabolizzanti vengono impiegati, a dosi molto elevate, per accrescere la massa e la forza muscolare e vengono utilizzate soprattutto nelle pratiche sportive in cui l’atleta si sottopone ad uno sforzo prolungato e in cui è importante creare una buona massa muscolare, come il ciclismo, il calcio, la maratona, il sollevamento pesi. Gli steroidi anabolizzanti, tra cui nandrolone, stanazololo, norandrolone, metiltestosterone agiscono in modo testosterone-simile. L’utilizzo di questi farmaci nella pratica sportiva è severamente vietato, poiché vi sono gravissimi effetti collaterali sia a dosi terapeutiche sia a dosi illecite. Queste sostanze, infatti, possono provocare difetti nella struttura del tessuto connettivo con rottura dei tendini sotto sforzo (a causa di un’azione diretta sulle fibre di collagene), indurre ipertensione arteriosa, infarto, trombosi e arresto cardiaco. Nei giovani sotto i 20 anni determinano un’accelerazione della maturazione scheletrica con arresto prematuro della crescita. Sia nei maschi che nelle femmine causano frequentemente untuosità della pelle e dei capelli, acne. Nell’uomo, l’uso prolungato provoca atrofia dei testicoli, riduce la produzione di spermatozoi e la fertilità e può portare a ipertrofia della prostata e diminuzione del flusso urinario. Nelle donne, gli anabolizzanti causano irregolarità mestruali e sono associati alla comparsa di tratti tipicamente maschili come crescita eccessiva dei peli o calvizie e abbassamento del timbro della voce.
Tra gli anabolizzanti vi sono anche i beta 2 agonisti come salbutamolo, formoterolo, salmeterolo, terbutalina cha a scopo terapeutico agiscono come broncodilatatori; vengono utilizzati dagli sportivi per i loro effetti positivi sulla potenza e sulla massa muscolare ma non sono pochi i loro effetti collaterali: tachicardia, ipotensione, aritmie, irritabilità, insonnia, vertigini, allucinazioni visive, iperglicemia.
Di “largo impiego” è l’utilizzo degli ormoni peptidici e glicoproteici utilizzati soprattutto negli sport di resistenza dove è necessario creare anche una massa muscolare importante. A questo scopo vengono utilizzate svariate molecole con azioni diverse come l’eritropoietina la gonadotropina corionica umana, l’insulina e l’ormone della crescita. Tra queste sostanze è molto popolare l’eritropoietina chiamata nel gergo degli sportivi epo” che aumentando la disponibilità di ossigeno nei tessuti muscolari, favorisce il recupero durante le attività sportive. Migliorando il trasporto di ossigeno l’epo migliora la capacità del sangue di trasportare ossigeno, il combustibile che i tessuti utilizzano per bruciare gli zuccheri e quindi per ottenere più energia per le prestazioni muscolari e per aumentare la resistenza alla fatica. Viene usata soprattutto da chi deve affrontare gare che richiedono sforzi prolungati (ciclisti, maratona, sci di fondo), per aumentare il rendimento sportivo. L’epo è però molto pericolosa! Può aumentare il numero di eritrociti e, di conseguenza può innalzare la viscosità del sangue causando gravi episodi di ipertensione arteriosa, può inoltre causare una sindrome parainfluenzale caratterizzata da stanchezza, dolorabilità alle ossa, cefalea e astenia.
L’ormone della crescita (GH), viene normalmente prodotto nell’organismo a seguito di stimoli quali stress, ipoglicemia, sonno e sforzo fisico; gli sportivi ritengono che l’utilizzo di tale sostanza possa avere un’azione simile a quella degli steroidi anabolizzanti e perciò ne assumono grandi dosi. In realtà, solo quando l’organismo non è grado di mantenere una buona produzione endogena di questo ormone, la sua somministrazione esterna potrebbe avere effetti anabolizzanti infatti il GH viene usato nei bambini che, essendone privi (dalla nascita o per qualche malattia), presentano difficoltà di sviluppo. Diversi studi clinici hanno però dimostrato che l’ormone della crescita non è in grado di aumentare il volume e la forza muscolare o la sintesi proteica in misura superiore a quanto ottenibile col solo allenamento intenso, né in adulti in buona salute né in atleti molto allenati. La somministrazione cronica, può, invece, produrre modificazioni scheletriche (anche del cranio) e aumentare il rischio di ipertensione, cardiopatie, ictus, diabete, artrosi, cancro colorettale e morte prematura. Le sostanze utilizzate in modo improprio nel mondo sportivo non sono solo queste… ma quello che dovrebbe far pensare è che il concetto di sport e quello di farmaco non dovrebbero essere associati. Il concetto di sport, infatti, è associato a quello di salute mentre quello di farmaco, al contrario, è legato alla malattia o comunque, alla necessità di ripristinare funzioni fisiologiche compromesse. In tutto questo deve essere invece valorizzato il ruolo dell’alimentazione nello sport che è un momento estremamente delicato in quanto, se scarsa un ridotto apporto proteico può portare ad una riduzione delle capacità fisiche e del rendimento muscolare, se eccessiva può portare al sovrappeso… l’equilibrio tra i nutrienti ottimizza l’attività sportiva! Va sottolineato che oggi è possibile ottimizzare l’alimentazione di atleti e sportivi di ogni livello con gli integratori disponibili in farmacia. Quelli attualmente disponibili sono in grado di potenziare l’apporto proteico (aminoacidi ramificati) senza costringere a ingerire quantitativi eccessivi di carne, uova o latticini oppure far introdurre quantitativi indesiderati di grassi animali associati, come pure provvedere alla supplementazione vitaminica e di sali minerali senza far ingerire quantitativi esagerati di frutta e verdura (i vegetali, soprattutto crudi, ovvero quelli più ricchi di vitamine spesso provocano gonfiore, meteorismo e difficoltà digestive a causa dell’elevato apporto di fibre vegetali indigeribili). Rivolgiti al tuo farmacista di fiducia per ottimizzare le tue prestazioni sportive e la tua alimentazione con gli integratori giusti!

www.farmaciadimuria.it
 


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