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Rimanda il tuo appuntamento con il diabete! Previeni Infarto & Ictus

Notizia del 08-09-2012


Rimanda il tuo appuntamento con il diabete! Previeni Infarto & Ictus

La farmacia è oggi sempre più punto di riferimento per la prevenzione e l’educazione alla salute dei pazienti-clienti. In quest’ottica è nato da qualche anno il Progetto di Prevenzione del Rischio Cardiovascolare. Ogni anno cerchiamo di offrire sempre qualcosa in più ai nostri clienti-pazienti sempre nell’ottica di un concetto di prevenzione a 360 gradi. Le malattie cardiovascolari sono estremamente diffuse nella popolazione. Rappresentano la prima causa di morte nei Paesi industrializzati, tra cui l'Italia, e sono in aumento. Sono causa non solo di numerosi decessi ma anche di una riduzione della qualità di vita di chi ne è colpito in maniera non letale. Le malattie cardiovascolari si possono, almeno in parte prevenire. Ciò è possibile mettendo in atto una serie di misure di tipo comportamentale (smettere di fumare, modificare le abitudini alimentari, fare attività fisica) e di tipo terapeutico (ridurre la pressione alta, il colesterolo alto, controllare il diabete). Adottare questi consigli significa fare prevenzione. La prevenzione è senza dubbio la migliore strategia da adottare per ridurre l’incidenza delle malattie cardiovascolari! Un valido programma di prevenzione può essere effettuato solo dopo aver identificato cosa è necessario modificare. In altre parole, è importante riconoscere l’esistenza di fattori che predispongono un singolo soggetto ad andare incontro ad una malattia cardiovascolare o la presenza della malattia ancora asintomatica. Ecco perché siamo partiti il primo anno, nel 2010, con la valutazione del rischio cardiovascolare ovvero in base a dati forniti dal paziente ed alcuni esami del sangue come colesterolo, trigliceridi e glicemia tramite un software validato dal Ministero della Salute viene fornito un valore percentuale che indica la probabilità di andare incontro ad un infarto o un ictus nei successivi dieci anni. In tal modo emergono quelli che sono i fattori di rischio sui quali è possibile agire per ridurre il rischio globale.
Lo scorso anno, nel 2011, abbiamo aggiunto al calcolo del rischio cardiovascolare e all’identificazione dei fattori di rischio anche il controllo della fibrillazione atriale. Questa è un tipo di aritmia molto pericolosa in quanto può predisporre il soggetto alla comparsa di ictus. L'ictus cerebrale è quasi sempre conseguenza di una patologia cronica del sistema cardio-circolatorio come l'ipertensione arteriosa, arteriosclerosi o patologia cardiaca. Mentre l'ipertensione stessa può causare un'emorragia cerebrale, nella maggior parte dei casi promuove l'arteriosclerosi che a sua volta causa una lenta ostruzione dei vasi sanguigni che alimentano il cervello (macroangiopatia dell'arteria carotidea, vertebrale, basilare, cerebrale anteriore, media e posteriore; microangiopatia di piccole arteriole intracerebrali). L'ictus ischemico avviene infine per la chiusura spontanea di un vaso arteriosclerotico oppure per coaguli (trombi) che si formano nel cuore o sulle pareti arteriosclerotiche e che si distaccano, bloccando l'apertura del vaso (tromboembolia).
E’ quindi fondamentale il controllo della pressione arteriosa che nella nostra Campagna di prevenzione del Rischio Cardiovascolare è effettuato a tutti i pazienti con strumenti affidabili e validati anche per la rilevazione della fibrillazione atriale. La fibrillazione atriale e’ un’aritmia cardiaca caratterizzata da una completa irregolarita’ dell’attivazione elettrica degli atri, due delle quattro camere cardiache. In presenza di tale anomalia, le normali contrazioni atriali vengono sostituite da movimenti caotici, completamente inefficaci ai fini della propulsione del sangue. Inoltre il battito cardiaco diviene completamente irregolare. Il disturbo del ritmo può avere come prima manifestazione una complicanza embolica o l’esacerbazione di un’insufficienza cardiaca sottostante, nei casi più gravi la fibrillazione atriale può anche causare l’ictus. Il rischio di ictus è età dipendente. Il rischio annuale è dell'1,5% nei pazienti di età compresa tra i 50 e i 59 anni e del 23,5% in quelli con età compresa tra 80 e 89 anni. I meccanismi alla base dell'ictus sono costituiti da emboli e trombi atriali sinistri secondari a stasi ematica conseguente a dilatazione atriale. A causa della stasi ematica viene attivato il sistema emocoagulativo con la formazione di fibrina che anticipa la fomazioni di trombi.
Quest’anno, la valutazione del rischio di comparsa di diabete completa quella che è la valutazione complessiva del rischio cardiovascolare. Approfondiamo, cioè, l’aspetto metabolico dei vari soggetti. Le patologie cardiovascolari sono tra le principali complicanze del diabete. La necessità di migliorare il controllo delle patologie cardiovascolari ha spostato un po’ dell’attenzione verso i fattori di rischio cardiovascolari. E’ divenuto evidente che i fattori di rischio cardiovascolari agiscono congiuntamente, ed il modo per affrontarli deve seguire una strategia globale. Nel percorso dal fattore di rischio, diabete, alla malattia (patologia cardiovascorale), la concomitanza d’altri fattori di rischio può avere conseguenze significative per la gestione generale del rischio cardiovascolare. Il diabete pur con le sue conseguenze è oggi una malattia curabile e controllabile ma sicuramente non si guarisce dal diabete… Ecco perché è importante evitare che colpisca persone inconsapevolmente predisposte. E’ stato infatti ampiamente dimostrato che poche e semplici attenzioni possono, in molti casi, rimandare per molto tempo, a volte anche per sempre, l’appuntamento con il diabete. E’ importante precisare che non si eredita il diabete ma il rischio che la malattia possa comparire. Il diabete infatti si insinua solo se si hanno degli stili di vita scorretti come ad esempio, soprappeso e obesità, sedentarietà, alimentazione ricca di grassi e zuccheri… Il primo passo è la valutazione del rischio che è possibile effettuare in pochi minuti sottoponendosi ad un questionario che permette di capire se il rischio di sviluppare diabete è basso, medio o alto. Le persone a rischio devono per prima cosa verificare se hanno già qualche alterazione della glicemia. Quindi, il test più semplice è la misurazione della glicemia a digiuno. Se il valore supera i 126mg/dl il diabete c’è già, se il valore è compreso tra 110 e 125mg/dl si ha al momento un’alterata glicemia a digiuno che viene indicata come stato pre-diabetico. Altro esame molto importante è l’emoglobina glicata che è un indice dei valori della glicemia negli ultimi 60-90 giorni. Uno studio condotto presso l’Istituto Nazionale di Medicina preventiva a Helsinki è riuscito a ridurre del 58% il rischio di diabete in una popolazione predisposta. Ovviamente non è necessario correre in Finlandia per curarsi! Riducendo nettamente i grassi, aumentando le fibre (verdura e cereali integrali) e facendo anche solo mezz’ora di esercizio fisico al giorno è possibile dimezzare i casi di diabete in un gruppo di persone a rischio. Dunque vale sicuramente la pena convincere le persone a rischio a controllare spesso la glicemia, la pressione, il colesterolo, i trigliceridi e soprattutto a cambiare le loro abitudini alimentari e superare la sedentarietà.
La presenza di diversi fattori di rischio cardiovascolare (es. ipertensione, obesità, dislipidemia, fumo, …) nello stesso paziente ha sollevato il problema su come questi fattori possono interagire. I dati ottenuti da un importante studio clinico, il Framingham, affermano che l’effetto non è aggiuntivo ma moltiplicativo. Questi risultati evidenziano la necessità di valutare il fattore di rischio cardiovascolare globale in ogni paziente e supportare la gestione diagnostica e terapeutica secondo il rischio globale. Per questo alla Farmacia Di Muria per tutto il mese di Ottobre saremo a tua disposizione per valutare il tuo rischio di comparsa di diabete e il tuo rischio cardiovascolare. Chiama al numero 800.91.34.35 per maggiori informazioni o vieni in farmacia per prenotare il tuo appuntamento con la salute.

Farmacia Di Muria


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